Mamme Coraggio

AFFIDO CONDIVISO? NO GRAZIE. I bambini trattati come ‘beni mobili’

Posted on: 9 marzo 2010


E’ notizia recente il fatto che una parte dell’avvocatura stia cominciando a sottolineare come la legge sull’affido condiviso, introdotta da pochi anni, stia mostrando sempre più i suoi drammatici e deleteri effetti, le sue ombre nelle pieghe dei cavilli giudiziari e delle più fantasiose interpretazioni, inducendo i bambini coinvolti, a vivere in maniera ancor più drammatica la separazione dei genitori. Perché i primi soggetti che tale legge avrebbe voluto tutelare, sono proprio loro: i bambini. Invece tutto è accaduto fuorché questo.

Iniziamo col dire che sulla carta, le cose potrebbero funzionare e lì dove ci sono dei genitori che mettono al primo posto le esigenze dei loro figli tutto potrebbe filare più o meno liscio. Ma diciamo la verità: dove gli ex coniugi mostrano una umanità, intelligenza e correttezza, la legge neanche serve. Entrambi sanno di essere importanti per i propri figli, che crescono serenamente lì dove sanno di poter contare su un padre e su una madre.

Come non condividere le nozioni base di una branca della psicologia, che analizzano l’incidenza del padre nell’educazione, la sua importanza nell’infondere sicurezza e coraggio, forza e determinazione. Il padre rappresenta l’autorità, le regole. La madre invece, con la sua dolcezza, delicatezza, riesce a far crescere il figlio in clima di amore e solidarietà, in una sicurezza affettiva assai importante. Il bambino ha bisogno di un padre e di una madre.

Anche quando una coppia si separa, il primo pensiero deve rivolgersi alla prole, che va difesa, protetta e cresciuta nel migliore dei modi. Ecco che i due genitori, possono aiutarsi nei tanti impegni dei loro figli, i quali debbono sentirsi sempre accolti dall’uno e dall’altro, liberi, nei limiti delle possibilità di stare con l’uno o con l’altro genitore. Ma una cosa deve essere ben chiara, ed è sicuramente condivisa da genitori responsabili: i bambini non sono dei pacchi postali. Oggi da te, domani da me, poi da te perchè ho un week end con amici.

I Bambini hanno bisogno di stabilità, una fissa dimora la devono avere, devono vivere probabilmente insieme alla madre e, nel rispetto dei loro tempi, dei loro spazi, dei loro impegni e dei loro desideri, condividere le ore della giornata con il papà.

Quale bambino non vuole vedere il suo adorato genitore, mangiare con lui, andare a vedere una partita od essere accompagnato allo sport, o semplicemente raccontarsi o chiedere consiglio o presentarlo ad un amico? Non ho mai visto un bravo genitore rifiutato dal figlio.

Non dovrebbero esistere obblighi del giudice: nel rispetto delle necessità personali, della privacy dell’ex coniuge i bambini dovrebbero godere dell’affetto di entrambi i genitori.

MA QUESTA E’ LA REALTA’ DI UNA PICCOLA FETTA DI SEPARATI!

Cosa accade ogni giorno nelle migliaia di coppie separate? Accade che le separazioni sono molto conflittuali (chiaro no, se no non si separavano), che i bambini divengono terreno di scontro. E il giudice, in nome dell’affido condiviso, dall’alto della sua sapienza salomonica (uguale, uguale!) senza aver interpellato i bambini o senza considerare troppo le volontà dei mocciosi, decide che due giorni si dorme da mamma, due giorni da papà, il resto della settimana una volta da mamma, una volta da papà. Giugno con mamma, luglio con papà, agosto con mamma e via dicendo, fin nei minimi particolari.

Questi poveri bimbi neanche possono dire:” Eh no, Natale con i tuoi, ma Pasqua con chi vuoi! ” No, no, sono bambini, cosa vuoi che ne sappiano loro di come va condotta la loro vita!

Quante volte i bambini vanno a a scuola e si scusano: scusi maestra, ma ieri ero da papà e non ho potuto portare il quaderno di inglese, perché è rimasto da mamma. Scusi professoressa per il ritardo ma sa, ieri ho dormito da papà che abita a due ore da scuola, però domani non si preoccupi, arrivo presto, perché sto da mamma. O viceversa.

Insomma i bambini non vengono più considerate ‘persone’, ma dei ‘beni mobili‘, delle cose da possedere, un possesso che in certi giorni è mio e solo mio, e in altri è tuo e solo tuo. Terribile!

Terribile per i figli, sentirsi come dei pacchi postali, che debbono spostarsi senza fiatare e guai se sopraggiunge una febbre. Nei casi in cui le coppie sono litigiose assai, succede il finimondo: lettere ad avvocati, ai servizi sociali, che sanno sempre come porre rimedio (si fa per dire). Chi vive queste situazioni, sa che non esagero, anzi….

Anzi, la situazione è drammatica e non si vive più. A scuola talvolta si vedono i ragazzi molto tesi. Agli insegnanti di cui hanno fiducia confidano che non ce la fanno a seguire gli spostamenti da una casa all’altra, che si sentono tristi perché vorrebbero dire al loro padre che nel prossimo week end hanno una festa e vorrebbero rimanere con gli amici, ma se solo ci provano son litigi, oppure si offendono, cominciano a rinfacciare il poco bene, che preferiscono la madre, che se non vanno non pagano gli alimenti, ecc. ecc.
E i nostri figli, ripeto, sono divenuti dei ‘beni mobili‘.

E mi sovviene di aver studiato all’università che nell’antico diritto romano le donne venivano considerate ‘beni mobili’ dei mariti, che avevano diritto di vita e di morte su di loro (Eva Cantarella docet). Chissà perché questo ricordo. Di sicuro è dovuto alla considerazione che la legge sull’affido condiviso acuisce problemi invece di eliminarli e fa come prime vittime i nostri figli.

Ma tale legge non dovrebbe essere applicata quando uno dei due genitori, indifferentemente il padre o la madre, sono dei tipi violenti o inaffidabili, o quant’altro di grave. In tali casi l’affido dovrebbe essere univoco. Dovrebbe, perché in realtà oggi godono dell’affido condiviso, per una errata interpretazione o applicazione della legge, anche quei genitori che genitori non possono chiamarsi, provocando danni irreversibili.

Ma questo sarà l’argomento di uno dei prossimi articoli, se avrete la bontà di ascoltarmi, e se avrò la forza di raccontarlo, introducendo anche il tema delle casa famiglia e delle sofferenze che vengono inflitte a molti bambini in nome della legge.

FLO, il direttore

108 Risposte to "AFFIDO CONDIVISO? NO GRAZIE. I bambini trattati come ‘beni mobili’"

condivido in pieno.

E’ l’articolo più intelligente sull’argomento che io abbia mai letto. Approvo in pieno: proporrei di diffonderlo.

Definire i bambini “beni mobili” in alcune situazioni come quelle descritte è voler essere buoni. I bambini, che non sono affatto stupidi ma la cui intelligenza viene sottovalutata, si sentono un peso per i propri genitori e non osano neanche, a volte, esprimere delle richieste o dei desideri per paura di provocare ulteriori malumori. Immagino cosa possano provare: sentirsi colpevoli di essere nati. Forse sono un po’ dura, ma ho vissuto indirettamente esperienze di questo tipo per bambini amici dei miei figli… il danno è devastante. E se me ne sono accorta io che ero soltanto una semplice spettatrice di quella situazione, non posso credere che i genitori, protagonisti in prima persona, non si rendano conto di come i loro figli vivano certe situazioni… Ma in un mondo dominato dall’egoismo come quello in cui viviamo, non c’è da stupirsene.
Complimenti ancora per l’articolo.

Ho utilizzato il termine ‘beni mobili’ rubandolo dal linguaggio giuridico. Applicarlo alle persone mi pareva che rendesse bene la drammaticità relazionale familiare. Grazie tanto, ti faccio i miei auguri per il tuo romanzo.

probabilmente la mia storia può far capire quanto è duro vivere per certi bambini..la mia ex, si è trasferita a 800km di distanza, tornando dai suoi genitori (ha 40anni) portando con se nostra figlia di 4 anni..naturalmente i giudici hanno permesso tutto ciò ed ora la piccola passa 10 giorni con la madre e 5 con me..facendosi 8 ore di treno almeno 4 volte al mese .. naturalmente con la madre è impossibile trovare altri accordi, sono stato sempre un padre presente,mai violento, mai irrespettoso..la storia non è andata, colpa mia o colpa sua chissenefrega, risultato che la piccola viaggerà per i prossimi anni da torino a roma continuamente…possibile che questa sia tutela per i minori? se qualcuno può aiutarmi…confido nella corte d’appello ..

mi permetto di consigliarti di non far viaggiare la tua piccola bambina, ma magari di muoverti tu, e dato che forse è impossibile di più, anche solo per un week end al mese. Soffrirai moltissimo per la sua assenza perchè sei un bravo padre, ma questo grosso sacrificio aiuterà tua figlia a crescere senza traumi più gravi del dovuto, conservando una relazione con te fatta non di quantità ma di qualità. D’altra parte i papà sono poco presenti a casa per motivi di lavoro e noi li abbiamo amato tanto lo stesso. Quando sarà più grande la costanza degli incontri sarà sicuramente maggiore e il tuo sacrificio sarà ricompensato dall’avere al fianco una figlia che ama stare col padre. Riguardo alla tua ex, è normale che una donna ritorni dai suoi dopo il fallimento matrimoniale per ricominciare. Perdonami di nuovo se mi sono permessa, ma se sei un padre amorevole come dici, e io sono sicura che tu lo sia, saprai trovare la giusta soluzione, anche soffrendo per una rinuncia. E l’amore di noi genitori è immenso. In bocca al lupo

forse l’amore di questa madre per i suoi genitori è immenso. L’amore per suo figlio fatico a vederlo.

speriamo che non sia così. Io non la conosco, ma l’amore di una madre per un figlio è grande. Speriamo che lei sia tra costoro. Per tuo figlio.

perche’ devono essere sempre i padri a sacrificarsi ?

ognuno si sacrifica come può per amore dei figli.

Perché non consigliare direttamente ad Emanuele di trasferirsi? Nonostante lo trovo un consiglio sensato, non vi sembra di avere troppe verità in tasca? Cosa ne sappiamo noi cosa è meglio per la figlia di Emanuele, come possiamo valutare e dare consigli senza conoscere approfonditamente i fatti? Perdonate lo sfogo accorato, ma è il terzo articolo che leggo, insieme a tutti i commenti, e CON MOLTO RISPETTO per le opinioni di tutti voi, trovo ricorrente il luogo comune secondo il quale, nei casi di contenzioso, la figura materna è da privilegiare sempre rispetto a quella paterna. Non vedete che ancora una volta i vostri consigli per altro preziosi, vanno nella direzione di allontanare la figura paterna?? La mia esperienza di psicologo e psicoterapeuta, nonché di padre mi dice altro: figure genitoriali negative si trovano in ambosessi, se vogliamo tutelare i bambini bisogna analizzare caso per caso e valutare con attenzione. Se il figlio sta bene con la madre è giusto se ne prenda cura la madre, se sta bene col padre si affida al padre. Anche l’affido condiviso può essere una soluzione nel rispetto della situazione e delle volontà del bambino.
Capisco che magari spesso parlate di situazioni personali, nelle quali non metto bocca, ma farle diventare modelli e regole non è realistico.

In risposta a roberto:
Gli articoli non hanno certo la pretesa di essere esaustivi riguardo gli argomenti trattati. Essi sono solo una lente di ingrandimento su certe tematiche scottanti e su cui si sta facendo gran confusione in questo periodo, a scapito dei bambini. Questi articoli sono rivolti anche agli esperti, che possono così avere la possibilità di guardare le problematiche con un raggio più ampio ed anche uscire da certi schemi che non portano da nessuna parte. Ha detto bene, ogni caso è un caso a se stante. Invece tutto viene trattato come se si parlasse in serie. La lente dei miei articoli è rivolta soprattutto verso i casi di donne e bambini che hanno a che fare con uomini violenti o instabili, perchè in questo momento sono loro ad avere maggiormente bisogno di aiuto. Ho più volte ribadito l’importanza della figura paterna e lo ripeto ora volentieri, ma non si può obbligare un bambino a frequentare un padre violento o peggio. Questo è orribile. Il bambino potrà avere nella sua vita altre figure maschili di riferimento se gli capita la disgrazia di un padre che non si può chiamare padre. Vale anche per le madri. Ma quello che accade oggi nelle aule dei tribunali è terribile: non si può allontanare un bambino da sua madre, senza reali motivi, ma solo sulla base di assurde teorie. Nel mio lavoro incontro ragazzi che provengono da case famiglia, allontanati dalle loro madri: i racconti sono sconvolgenti. Il rapporto con la madre è viscerale e allontanare senza validi motivi i figli da lei è disumano.Comunque nessuno ha la verità in tasca, ma il buon senso si. E bisogna ricominciare ad usarlo a tutti i livelli.

si il lottare può aiutarti molto e questo che vogliono i tuoi figli prova a impparare la pscologia puoi contattarmi ti aiuto
tel. 3938061218

Condivido solo il concetto di base che i bambini sono diventati dei beni mobili utilizzati dalle parti per colpirsi a vicenda. Per il resto, non si discosta dalle vergognose sentenze che si leggono oggi nei tribunali italiani. VERGOGNA. E’ articolo molto di parte (femminile), soprattutto quando mette l’accento sul fatto che i figli devono vivere con la mamma e non manca di utilizzare esempi in cui si mette in risalto la presunta incapacità di gestire i figli da parte dei padri (anche se utilizzaì, alla fine della frase la parola “viceversa”). A tutta l’aria di essere lo sfogo di una madre che vorrebbe togliere sempre di più il figlio al proprio padre! (guarda caso è il padre che impedisce al figlio di andare alla festa).

si, sono dalla parte delle donne, perchè oggi sempre più spesso sono l’anello debole assieme ai loro figli nelle cause di separazione. Ma sono anche dalla parte di quei padri che si trovano nella stessa situazione. L’esperienza lavorativa mi porta però a dover considerare che sono molte più donne in questa situazione. Proprio ieri però una ragazza che ha i genitori separati, ma non giuridicamente, mi diceva che desiderava stare con il padre, che era più severo nei suoi confronti, ma dal quale si sentiva protetta ed amata, mentre la madre conduceva una vita ‘allegra’ e sregolata. Un articolo non è mai esaustivo e tenta di mettere in luce certe problematiche, magari a discapito di altre. Scriverò ancora sull’argomento. Io non sono contro gli uomini, ma contro quegli uomini che hanno distrutto con la violenza le loro donne e i loro bambini. E credimi, ne conosco tante, troppe, non credevo fosse possibile. Nei prossimi articoli entrerò nel vivo della questione. Comunque su una cosa hai ragione su di me: penso che un figlio soprattutto quando è piccolo, debba avere un’unica casa, quella in cui vive con la madre che ha un rapporto simbiotico con lui. A proposito, mio marito e mio padre, che sono molto addentro alla questione per motivi di lavoro sono con come me e lottano per queste donne.

credimi mammacoraggio: tuo padre e tuo marito non sono gli unici uomini ad essere dalla tua parte!
per fortuna siamo in tanti a capire ed ammettere senza problemi che la mamma ha un rapporto prioritario con i figli.
di padri che sanno essere bravi papà ce ne sono tantissimi, ma non sono di certo quelli che incontriamo in troppi siti internet, che lottano chiaramente solo per soldi e potere usando i figli per questo e approfittando delle nuove leggi attualmente tutte a nostro favore.
io con orgoglio mi dissocio da quel genere di “padri”.

grazie grazie grazie a nome di tutte quelle donne che stanno soffrendo, che hanno i loro piccoli nelle situazioni di cui all’articolo, o nelle case famiglia o che si sono opposte ai provvedimenti dei giudici che hanno deciso per la casa famiglia e quindi temono ogni giorno l’arrivo delle forze dell’ordine. Grazie grazie grazie perchè hai avuto il coraggio di dire che le leggi oggi non tutelano le donne ed i bambini. Spero che seguirai questo blog e che lo diffonderai, perchè con questo aiuterai le donne. Infine grazie di essere l’uomo che sei.

Siete troppo dalla parte delle donne,io ne conosco tanti,troppi di padri rovinati da calunnie infondate e mai ho visto con i miei occhi il contrario avendo in questi anni indagato anche a livello personale,i figli hanno bisogno di un padre e di una madre tutto il resto o quello che si dice sono solo favole,salvo qualche raro caso.

magari fosse un raro caso! lo credevo anch’io. purtroppo è, una orrenda realtà. E molti di quelli che fanno del male riescono ad ingannare tutti e a farla franca, facendo apparire le denunce false ed infondate. Lo vedo con i miei occhi e ti assicuro che prima di convincermene ho dovuto superare tutte le mie riserve e le mie opinioni. Concordo sul fatto che i bimbi hanno bisogno di entrambi i genitori e grazie a Dio ce ne sono tantissimi in gamba.

Grazie anche da parte mia, Ivano! Credo che i bravi padri siano molti di più di quelli che diffondono l’odio nei confronti delle donne nei siti internet…

ivano è importante che facciate sentire la vostra voce. di uomini in gamba eccome se ce ne sono, altrimenti cambieremmo sponda (scherzo), ma il male che fanno i delinquenti è troppo forte. Questi gruppi di cui parli sono fortissimi tra i mass media e nei tribunali e non sempre l’informazione è corretta. Grazie, aiutaci a diffondere gli articoli del blog, prossimamente ne arriveranno altri.

Dai non mi parlare di mas media ma piu’ che altro di tribunali che sono uno scandalo tanto sono incompetenti sul lato progressista,sono solo buoni a distruggere famiglie e uomini

escialloscoperto tu sei la dimostrazione che le donne non sono guidate né dall’odio per il genere maschile, né da falsi preconcetti.

Scusami ma te come lo chiami privare un padre dei figli …amore ?!

non mi attribuire pensieri che non mi appartengono. amore per me è mettere i figli davanti a tutto anche davanti al proprio ego. Il riferimento era per un caso specifico.

Buongiorno a tutti.
Per molti mesi ho frequentato un forum di papà separati dove ho vissuto sulla mia pelle il cancro che è l’odio nei confronti delle donne. Nei confronti delle madri.
Un odio ingiustificato, immotivato. Un rancore che dilaga a macchia d’olio e che non tiene conto nè di chi sei, nè delle tue idee, nè di cosa hai fatto.
Questo è profondamente ingiusto. Sbagliato.
Generalizzare è sempre profondamente ingiusto e sbagliato.
Sono intervenuta molte volte a difesa di papà sinceri, onesti, che sinceramente e onestamente si prodigavano per poter strappare poche ore ai figli di esclusivo possesso delle madri.
Sono intervenuta altre volte consigliando il modo giusto (se mai ce ne possa essere davvero uno…) per star vicino ai bambini anche quando è difficile, anche quando si vorrebbe “farci giustizia da soli”.
Ho letto pareri. Mi sono confrontata con tanti bravi papà ma anche con alcuni che usavano consigli solo ed esclusivamente al fine di trovare il mezzo per “fregare” la madre dei loro figli.
Ho letto di donne che senza essere nè madri, nè separate, nè conviventi con papà separati, si scagliano contro le madri…solo per salvaguardare il loro ruolo di brave fidanzate dedite alla battaglia contro le donne….perchè?
Ho letto di chi scrive per “sentito dire”…
E dopo aver passato tanti mesi a leggere, a consigliare il dialogo, a confrontarmi….ho dovuto lasciare il forum.
Perchè?
A malincuore ho constatato che non basta il buonsenso per far ragionare papà arrabbiati. Non bastano buoni consigli per conquistarsi la stima e la fiducia di alcuni papà rabbiosi nei confronti delle ex mogli, nei confronti delle madri dei loro figli…
Astiosi nei confronti della vita…
Non basta…
Per frequentare questi forum bisogna essere schierati: o con noi papà o contro di noi!
Non funziona così….
Bisogna avere il coraggio di essere dalla parte di chi ha a cuore i Bambini, i Figli. Sempre.

Quello che ho letto sopra è un buon articolo.

grazie. Hai ragione, non è semplice confrontarsi, soprattutto se c’è malafede o odio profondo. e spesso le posizioni sono agli antipodi. L’unica cosa che può tracciare un ponte è il desiderio sincero di tutelare i figli, anche rinunciando a se stessi per amore loro. Chissà…..

Ciao Loana il sito di cui parli e’ papa separati onlus, ti conosco almeno nelle risposte che hai dato molte volte ma bastava che uno non era d’accordo con i tuoi consigli o che ti rispondeva non come avresti voluto e cambiavi atteggiamento,la cosa che non mi garbava era il fatto che mettevi in dubbio le parole di padri separati,chi ti credi di essere per arrivare a questo,la solita arroganza femminile.

Ciao Mammacoraggio,ho letto con attenzione sia commenti che il Vostro sito,non sono d’accordo quasi in niente e specialmente contesto le nuove leggi della Lerici e company,puoi credermi o no quanto in seguito dico,non ha importanza ma cio’ non vuol dire essendo un paese “quasi” democratico di dire la mia. Sono separato da qualche anno e non sto’ a spiegare se ho torto io o la mia ex,certo pero’ che di menzogne ne ha dette,sorvoliamo in questo e arriviamo al punto.Ne ho conosciuto a centinaia nella mia stessa situazione e la maggioranza sono rimasti in condizioni non certo meritevoli solo perche’ una donna ha deciso di separarsi,fregandosi di come un uomo si riduce e non e’ giusto.I figli sono importantissimi e io li amo con tutto me stesso ma e’importante anche il lato economico quando hai lavorato per dare una casa,nel mio caso due case,hai lavorato per il beneficio della famiglia con tutti gli annessi e connessi,hai dedicato una vita e nel mio caso ben 26 anni di lavoro e seguente beneficio alla famigia e poi un giorno non hai piu’ niente, solo le mutande e neanche i figli,perche’ vederli qualche ora non e’ sufficente quando li potevi vedere crescere o solamente dargli il bacio del buongiorno e questo non c’é piu’.Ora volete mettere anche queste leggi cosi una si alza al mattino, va dai carabinieri fa’ la sua infamata e il gioco e’ fatto perche’ viene sempre creduta e se poi dimostri il contrario ti rimane il segno addosso.Contesto anche quello che ha detto un certo Ivano,forse nella mischia e’ uno dei fortunati o forse, se non sicuramente, non aveva proprieta’ per cui il danno e’ stato minore e non gli girano piu’ di tanto,difendo la rete perche’ ormai e’ l’unico posto dove liberamente puoi dire la tua e questo Ivano non e’ d’accordo con i papa’ che si sfogano,ma va la’ per non dire un’altra cosa.Gli unici padri,a parte qualche rara eccezione,che vanno d’accordo con le ex sono coloro che non avevano niente per cui lei con la speranza di avere qualcosa gli fa’ vedere i figli in un modo diverso da padri che hanno subito angherie e prepotenze,perche’ di questo si tratta,prepotenze!La cosa che mi fa’ paura e’ il futuro e non immagini quante volte i pensieri cattivi mi vengono alla mente ma amo i figli e so’ che non sarebbe giusto per loro e quando sento certe notizie di cronaca il primo pensiero che faccio e’:chissa cosa a dovuto passare per arrivare a tanto.Io l’unica legge che metterei e’ che se una o uno si vuole separare rinunci a tutto,salvo per motivi veramente validi.La parte debole non e’ la donna ma l’uomo e finche non ammetterete questo ci saranno sempre ingiustizie e atti cruenti,ciao.

se parliamo di soldi, le separazioni impoveriscono, ci sono statistiche al riguardo. Quando una coppia è unita fa sacrifici insieme, quando si divide tutto diventa difficile, non è semplice mantenere la prima famiglia, poi la seconda che magari si forma. Anche i figli, si ha il dovere di mantenerli. E non è sempre facile. Questa è una questione economica, ma spostiamo il problema occupandoci di quello che vivono i bambini. Comunque con le separazioni ci perdono tutti: è un fallimento, è un dolore, è un trauma, in primis per i figli.

Ciao,non e’ il fatto di parlare del lato economico ma quando ti hanno portato via tutto di cosa vuoi parlare ?l’amore per i figli quello e’ una cosa troppo personale per raccontarlo ai quattro venti.

l’amore non ha bisogno di essere raccontato, lo si respira, l’amore sposta le montagne.

care mammecoraggio,
m’impegnerò davvero come posso per cercare di diffondere il vostro grido: anzi, quando si sta dala stessa parte (e noi siamo realmente entrambi dalla parte dei figli) posso dire il “nostro” grido. Noi papà col senno ancora vivo vi appoggeremo senza dubbio, ma voi fatevi sentire mamme: dovete ribellarvi voi per prime a tutto questo! Denigrare la mamma come figura è da folli, è l’uccisione della famiglia, è inaccettabile. Voi che effettivamente siete più “coraggio” di tante altre che subiscono in silenzio, partite a testa alta: sono sicura che nell’arco di poco saremmo in migliaia (uomini e donne) a seguirvi.

ps:
sono anche sicuro che vi guiderà l’amore per i figli, e che questo schiaccerà chi lotta per soldi o altro.

hai detto bene:colpendo le donne si uccide al cuore la famiglia

Perche’ dovete parlare cosi,perche’ dite che la donna e’ il centro della famiglia,il dizionario della parola “famiglia” dice:nucleo elementare della societa’ umana,formato dai genitori ( i non e ) e figli. Con questo modo di parlare a livello mediatico si deformano i pensieri dei giovani verso la famiglia futura e non faremo altro che peggiorare le cose non vi sembra ?

non c’è peggior sordo di chi non vuole ascoltare. Io ho perfettamente compreso cosa pensi, tu hai perfettamente compreso cosa penso. E’ inutile girarci intorno. Non sono io che deformo l’idea di famiglia, ma coloro che con i ‘fatti’ la distruggono lasciando i figli in una instabilità affettiva che li segnerà nella loro vita.

Non c’é verso perche’ ognuno la pensa in modo diverso ma nessuno mi puo’ convincere che sono i padri i colpevoli della rottura famigliare e poi noto che l’uomo ha piu’ amore e comprensione come e’ anche piu’ portato al perdono e alla benevolenza,al contrario tantissime donne basta poco che se la legano al dito quando basterebbe un pizzico di benignita’ senza arrivare all’estremo gesto della separazione privando un padre dai figli e figli dal padre,con seguenti dissapori.Comunque ho capito che questo sito e’ unilaterale.Ciao

si è dalla parte delle donne che hanno subito violenze ed abusi, mi dispiace perché qui non puoi trovare quello che cerchi. Ho dato uno sguardo al sito di cui parlavi e ad alcuni siti fsb di padri separati. troppe parole scomposte contro le donne, bestemmie e altro, Non mi piace e non li riaprirò più. A me piace la discussione onesta culturalmente e moralmente. Io non sono manovrata da nessuno, scrivo quello che vedo e sono cresciuta in una famiglia unita con un grande amore verso mio padre. Lui ha sempre rispettato mia madre e lei ci ha insegnato l’amore ed il rispetto verso il papà che, come tutti i padri lavorava tanto, ma quando era con noi non ci ha mai fatto mancare il suo amore. Ripeto, non sono manovrata ma voglio lottare per queste donne e questi bambini a cui dò un nome ed un volto e a cui ho promesso dedizione e la mia vita stessa. Lavoro, non mi manca nulla, non cerco denaro né un posto al sole. Sono per la famiglia unita. Amo così tanto la vita che vorrei che fossero tutti felici ed amorevoli che capissero quanto è meraviglioso poter amare, condividere tutto, che potessero perdonarsi a vicenda nelle relazioni. E’ così bella la vita, anche difficile in molti momenti, perchè sprecarla? Purtroppo il male esiste e se sfiora la nostra esistenza la distrugge. Sarebbe bello se non fosse così. Combatto la pedofilia e l’incesto, solo la pedofilia e l’incesto, non il mondo maschile. Pedofili ed incestuosi lontano dai bambini. E i bambini dicono SEMPRE la verità.

Ciao,non pensare mai che quello detto da me e’ verso la cattiveria perche’ non lo sono mai stato e per ultima cosa ti dico che come persona ti invidio,la mia e’ un invidia buona,perche’ sei una fortunata avendo un tenore di vita tranquillo e amorevole,e ne sono felice sapendo che in questo mondo fatto di avidita’ in ogni sua forma esiste ancora l’amore,per cui difendi questo amore verso tuo marito,verso i tuoi e verso i figli e ti do’ un consiglio che ti garantisco importantissimo e cioe’ se dovesse avvicinarsi una persona ambigua allontanala subito,perche’ ti garantisco i postumi sono deleteri,cosa che e’ successa a me ma non direttamente,come seconda persona,ciao.

non credere che viva sulla luna o in un mondo perfetto che non esiste. Vivo aiutando donne che soffrono per quello che ho scritto. Finisco col dire che le madri sono madri anche di maschi. Li amano, li adorano. Per cui non pensare che le donne siano delle arpie, anche se forse hai fatto questa esperienza. Molte difendono solo i loro figli da uomini orribili. Anche se la vita ci porta a non essere d’accordo, possiamo trovare una causa comune:la ricerca della giustizia che per me oggi non c’è per molte madri. Quante storie potrei raccontarti! Sei ben accetto nel mio blog. Qui non voglio per nessun commento o intervento da padri pedofili e incestuosi, madri e nonne che difendono i loro figli pedofili. Per il resto siete ben accetti. Finisco col dirti che la figura del pedofilo è particolare:agli occhi degli altri si presentano delicati, amorevoli, pieni di attenzioni. Ingannano tutti, amici vicini e persino i parenti. Ma non ingannano i bimbi.

Ribellarsi a cosa se sono tutelate da tutto e da tutti,ma tu Ivano in quale pianeta vivi ? qua non si sta’ denigrando la donna o il suo ruolo di mamma,qua’ si tatta di migliorare le leggi che sono tutte a favore delle donne e sempre a scapito dei padri,scendi dall’albero e guardati in giro che tutti i papa’ ad eccezzione di rarita’,sono dei bravi uomini e padri.

“la legge sull’affido condiviso acuisce problemi invece di eliminarli”.
E quindi quale sarebbe la soluzione?

lì dove non esistono problemi, affido condiviso e decisioni di comune accordo per i propri figli che vanno ascoltati nei loro bisogni. Lì dove esistono problemi di abusi e violenze ( non mi attaccate, ma per la maggior parte da parte di uomini, questa è la realtà), affidamento alla madre o al padre (esistono casi di abusi e violenze al femminile anche se rari, ma esistono). I bambini vanno ascoltati da persone competenti (e non è di certo quello che accade ora, fatte le dovute eccezioni), devono essere seguiti da un curatore e le decisioni su di loro vanno prese con il loro consenso. I bambini ragionano. Bisogna cambiare prospettiva: i loro bisogni devono essere al centro, tutto quello che si decide deve passare attraverso la loro approvazione. I bambini non devono essere costretti (cosa che accade ora giornalmente) ad incontri protetti con il genitore abusante. Voi acconsentireste di vedere per forza chi vi ha distrutto la vita? Io no. Perché i bambini si? Loro hanno dignità e capacità decisionale. La sintesi non è mai esaustiva, ma credo di aver detto abbastanza. I bambini al centro. Una rivoluzione copernicana nella nostra mentalità che è adultocentrica.

due informazioni:

1) la maggior parte degli uomini non sono pedofili
2) esistono criminali anche fra le madri

La sua proposta lascerebbe campo libero ai genitori che praticano l’alienazione parentale, che è qualcosa di tanto schifoso e devastante quanto la pedofilia

1) vero
2)vero
3)alienazione parentale con cui gli ‘esperti’ si lavano la bocca, teoria come sapete (lo so che lo sapete) di un suicida che prima di morire ha addirittura detto (l’ho letto, non lo dico per sentito) che la pedofilia non è una devianza sessuale, ma una possibilità sessuale, su cui si può anche passare sopra se c’è stata e si può permettere un recupero della relazione del pedofilo col figlio. Non lo accetto non lo approvo. Mi fermo qui perchè scriverò un articolo sulla possibilità che i racconti dei bambini siano o meno pilotati. Se ti va leggilo, al limite hai perso due minuti.

“E i bambini dicono SEMPRE la verità.”

Questo è falso e pericoloso, perché metterebbe i bambini in balia di madri che li usano come strumento di calunnie pedofile.

I bambini non vanno protetti solo dai pedofili, ma anche dalle pedo-calunniatrici

Ciao Paolo, non sono daccordo con te! Io sono fliglia dei genitori divorziati fin da quando avevo 10 anni. Non sono italiana, ma nel mio paese si aveva il diritto di ascoltare il minore per scegliere da chi parte voleva stare. Io avevo scelto di stare con la mia mamma e posso dirti che ero pineamente convinta senza aver subito alcun influenza da parte sua. I bambini possono essere infastiditi d’alienazione indifferentemente da quale parte provviene e col tempo diventano spietati come lo ero diventata anch’io nei confronti dei miei genitori. Entrambi hanno sbagliato, una volta ottenuto l’affidamento, poiché spesso usavano me come arma di ricatto. La mia prima scelta di stare con la mia mamma era perchè avevo bisogno di lei, avevo bisogno della sua figura materna.. La mia mamma in seguito è entrata in depressione e sempre per la mia scelta ho deciso a 14 anni di andare dal mio padre. Mio padre aveva incontrato una donna, si era innamorato e poi… mi ha sempre trascurato. Io non nego la figura del padre, dato che è inevitabile, ma credo che la mamma sia indispensabile!
Il bambino è in grado di raggionare molto bene, posso testimoniare io in prima persona! I BAMBINI DEVONO ESSERE ASCOLTATI E NON IGNORATI! IL RISPETTO DEI BAMBINI IN PRIMIS E POI TUTTO IL RESTO.. IL RISPETTO DEI BAMBINI ANCHE DA PARTE DELLE ISTITUZIONI ALTRIMENTI NASCERA’ UNA TRAGEDIA INFANTILE SENZA RIMEDIO CON DELLE CONSEGUENZE GRAVI!

Perfettamente d’accordo con te!

Che le leggi siano tutte a favore delle donne, Luigi, è falso!
Oggi la legge E’ A FAVORE DEI PAPA’ e discimina le madri. Molti padri sono bravi e non si mettono certo in competizione/conflitto con le madri. Sono quelli che cercano di distruggere le mamme e ad avere dei problemi (pedofilia, problemi psichiatrici, stalking, ecc) ad essere oggi i più tutelati da questa nuova legge e difesi dalle stesse associazioni.
Come sempre, i figli vengono usati per poter risparmiare sul loro mantenimento e fare la guerra alle ex…

P.S. Loana, chi si avvicina ai forum dei papà separati ed ha un minimo di sensibilità e intelligenza, presto si rende conto che questi uomini odiano le donne e usano la legge per distruggerle. A volte però riescono a fare il lavaggio del cervello a queste povere malcapitate che forse, essendo in difficoltà, sperano nel loro aiuto e nella loro comprensione, ecco perchè si vedono donne che parlano come loro e che odiano anch’esse le altre donne.

Si, Morena. E’ giusto quanto scrivi.
Ho avuto l’onore di corrispondere con bravi papà, e bravi uomini.
Ce ne sono sai? Di solito sono quelli che riescono con saggezza a gestire il dolore di una separazione e a far vivere serenamente i loro figli…nonostante le tante difficoltà.
E poi ci sono papà astiosi. E sono una minoranza (per lo meno nel forum da me frequentato). Ma ti assicuro che fanno più rumore questi pochi che tutti gli altri….Perchè i toni delle conversazioni si fanno accesi, perchè le contestazioni avvengono attraverso parole “forti”, perchè è nella loro indole e nel loro carattere probabilmente l’essere così….
Se sei una persona abituata a risolvere i problemi e i conflitti con il DIALOGO, penso che questo tuo modo di essere sarai in grado di applicarlo in tutti i frangenti della tua vita.
Diversamente, se sei una persona che è portata ad amplificare i conflitti e gli scontri, sarai così in tutti gli aspetti e in tutte le tue problematiche.
Però, purtroppo, fanno più “rumore” i pochi arrabbiati piuttosto che i molti saggi….
Per la mia esperienza si intende….

Fanno rumore e condizionano l’opinione pubblica, ecco dov’è la tristezza, che il bene dei bambini si misura in base all’opinione pubblica….

Copio e incollo da Luigi Strafile: “Ciao Loana il sito di cui parli e’ papa separati onlus, ti conosco almeno nelle risposte che hai dato molte volte ma bastava che uno non era d’accordo con i tuoi consigli o che ti rispondeva non come avresti voluto e cambiavi atteggiamento,la cosa che non mi garbava era il fatto che mettevi in dubbio le parole di padri separati,chi ti credi di essere per arrivare a questo,la solita arroganza femminile.”

Copio e incollo da Mammecoraggio:
“si è dalla parte delle donne che hanno subito violenze ed abusi, mi dispiace perché qui non puoi trovare quello che cerchi. Ho dato uno sguardo al sito di cui parlavi e ad alcuni siti fsb di padri separati. troppe parole scomposte contro le donne, bestemmie e altro, Non mi piace e non li riaprirò più.”

x Luigi: certo che mi conosci…”quanto” e “come” è da vedere visto che non ti sei mai preso la briga di leggere davvero i miei posts ma solo ti sei accodato a quanti giudicano le donne e le madri in quanto tali.
Questo si chiama pregiudizio. E’ lo stesso pregiudizio che Vi impedisce di comprendere che non tutte le donne sono cattive, non tutte le madri perseguitano i padri dei loro figli. La differenza enorme e sostanziale tra te e alcuni come te è che io penso che non tutti i padri separati sono cattivi padri o cattivi ex mariti…Ci sono tanti bravi papà, onesti e di buona volontà che vanno sostenuti e aiutati nel loro ruolo di padri e se ti prendi la briga di leggere, una volta tanto, lo leggerai a chiare note anche nel mio intervento qui! Quindi quello che tu scrivi “la SOLITA arroganza femminile” non è affatto SOLITA…perchè, mio caro Luigi, le persone sono tutte diverse tra loro! Non siamo fatti con lo stampino!
E ancora ieri con astio scrivevi di me nel forum del sito che TU hai citato.
E adesso sei anche qui ad inquinare quel che di buono viene scritto….
Nonostante questo tu sei ben accetto…
Non pretendo che tu capisca la differenza tra il tuo trattamento qui e il mio nel sito che tu hai citato…
Libertà di pensiero e parola…qui.
Quello che nel forum di cui parli non c’è. Non c’è mai stato visto che io non sono la prima costretta da persone come te ad andarsene…
Sono ben accette solo le donne che vi osannano e vi sostengono a prescindere dalle sciocchezze che scrivete…
Vuoi che anche questo blog diventi arena di scontro tra te e me?
Mi stai inseguendo in tutti i forum?? Per dire cosa? Che sono UGUALE a TUTTE le madri? Beh…se questo è il concetto che hai delle donne sono FIERA di essere uguale a quelle che tu disprezzi.
Se poi vogliamo entrare nel merito della tua storia personale….vedi tu…
Ti faccio notare che io non ho citato il sito nè il forum dal quale provengo proprio per una questione di privacy. Della VOSTRA privacy!
Ma se vuoi lavare i panni sporchi ovunque ti trovi….accomodati….non ho problemi nel dibattere con te…
Per arrivare al benessere dei nostri figli abbiamo il dovere di abbattere rancori e astii…Se questo non è possibile tra persone che nemmeno si conoscono…non vedo COME possa esserci un dialogo costruttivo tra ex coniugi…

:-) Condivido appieno Loana….
E ti dirò di più di quanto ho scoperto del mondo maschile in genere. Ho scoperto che, quando le loro armi nn hanno più presa su noi donne, quando si rendono conto che noi pensiamo con la nostra testa, adottano il registro dell’arroganza. Il mio arrogante ex marito, ha pensato bene di andare a vivere in roulotte, pur avendo a disposizione la casa dei genitori per poter ospitare quei 2 we al mese che vede i suoi figli. E il giudice l’ ha pure autorizzato, motivando il tutto con la formula della temporaneità, per poter passare maggiori alimenti ai suoi 3 figli…
Sai la trovata di questo prox inverno (questo è il terzo e “ufficialmente” trascorrerà li):quest’anno costruirà la casetta di legno accanto alla roulotte…
Poi gli uomini ci accusano di badare solo ai soldi ed al mantenimento… mi faccio una risata di questa affermazione, certo che lo facciamo. I tribunali intervengono solo nel caso in cui il padre si permetta di sua volonta di non corrisponderlo e, se dovessimo denunciare altre sue inadempienze, quale verrebbe presa in considerazione?!?
Ma per piacere, tutte le volte che ho voluto guardare il mio ex con gli occhi della persona tollerante ed ho cercato di venigli incontro nelle sue difficoltà, lui non ha esitato ad affondarmi davanti gli occhi dei bambini a suon di cattiverie ed insulti…. Tristemente posso dire che, finchè tutto sarà a prevalenza maschile, pensato dal maschio, ideato dal maschio, sarà molto difficile per noi donne emergere.

care mamme
mi raccomando: l’avete firmata tutte la petizione??
è importante mamme, altrimenti non andrema mai da nessuna parte per i nostri figli!
firmiamo diffondiamo firmiamo e firmiamo
le buone iniziative vanno sostenute, inviamolo ad i nostri amici
ciao

la petizione è importante: diffondetela.

ps
cara mammacoraggio vedo che i post vengono pubblicati a caso, senza ordine cronologico e creano un pò di confusione, non si può dargli un ordine grazie, ciao

Quello che è insopportabile è la campagna di odio che alcuni uomini stanno portando avanti nei confronti delle donne, non delle madri. Quello nei confronti delle madri è il mezzo più semplice per ferire le donne nel loro punto più vulnerabile: l’amore viscerale che hanno verso i propri figli.
E in questa GUERRA tra uomo e donna, i figli vengono usati, in questa fase soprattutto da padri arrabbiati con le donne, per punirle del fatto di aver voluto la parità, di essere indipendenti, di pretendere il diritto di scegliere della propria vita.
Diritti, se così si possono chiamare, che ci sono stati negati per 2000 anni. E’ questo il vero motivo della rabbia degli uomini.
In questi 2000 anni di strapotere degli uomini e di vessazioni nei confronti delle donne, quanti padri si sono dedicati all’accudimento e alla crescita dei figli? Quanti?
I buoni padri non sono quelli incazzati con le donne, ma quelli che le rispettano come esseri umani e che sanno con loro confrontarsi su un piano di pari dignità. E purtroppo sono ancora pochi. Ad un padre così personalmente lascerei mio figlio intere settimane serenamente, sapendo di fare a mio figlio un regalo.

dici bene, ai tanti padri amorevoli, non violenti e che trattano la madre dei suoi figli con la dignità che le spetta, i figli devono essere concessi, senza orari, nel rispetto dei desideri dei bimbi.
E che bello veder correre i figli tra le braccia di tali padri!
Per moltissime donne questo rimarrà semplicemente un sogno e piangono di dolore per aver scelto come padre dei propri figli un perfetto delinquente.

Cara mamma coraggio, se è vero che a te piace una discussione onesta culturalmente e moralmente allora…
Io sono un papà ed ho subito tanta di quella violenza da una donna che nemmeno immagini.Sono 7 anni che mi hanno tolto i figli e li vedo poco e niente.Potrei raccontare la mia triste storia ma sarebbe solo la mia storia invece per onestà e cultura cito i dati ufficiali della Procura di Bergamo:
l’80% delle denunce di abusi e violenze delle donne sono false.Le stesse le usano e strumentalizzano insieme ai figli per distruggere i mariti e ottenere così vantaggi nella separazione……..Mi sembra questa cara mamma coraggio un affermazione forte,grave e significativa…..rimango comunque dell’opinione che i figli hanno il diritto di avere una mamma ed un papà…SEMPRE.

pasquetta. dopo una giornata splendida sono tornata a casa, ho acceso per caso la televisione. Ricordi la donna trovata a Como, pochi giorni fa, morta? pensavano fosse una prostituta, una drogata, quante ne hanno detto i giornalisti!
Ebbene, era madre di una bimbetta piccolina ed è stata ammazzata, indovina un pò da chi? dal marito. Notizia del giorno.
Leggi i messaggi (a centinai) di donne sul mio blog, raccontano le violenze subite. Leggile.
Ho in mano i dati ufficiali e non dicono quello che dici tu. Chi te li dà?
Nei miei articoli cerco di mettere in luce la verità.

è triste la notizia di quella mamma uccisa dal marito..è davvero triste.
Vedi cara mamma coraggio i dati non sono quelli che divulgano Tv e giornali Italiani che hanno solo un obbiettivo politco femminista.
La violenza è donna quanto uomo…i dati bisogna prenderli da fonti non politiche.
questo è un blog…tutto di donne violente (98% tutte Italiane) L’ONU ha dichiarato che il 62% della violenza mondiale è DONNA.
http://violenza-donne.blogspot.com/
Più di 1000 omicidi,uxoricidi e infanticidi nel solo 2009…i TG avrebbero potuto dare 3 notizie al giorno…ma…devono divulgare altro.
Il PM Carmen Pugliese della Procura di Bergamo e il PM Barbara Bresci di S Remo(2 DONNE)..mica divulgano dati falsi…sulle false accuse!

si donne violate o morte a iosa. I dati sono ufficiali. Ripeto, da dove prendi questi dati sballati? Non è solo triste la morte di questa donna. E’ una tragedia tra mille. Vedo ogni giorno donne violate e ti assicuro che sono ben presente a me stessa. Se non vuoi vedere, me ne dispiace, non posso fare oltre. Sergio, vai a consolarti in altri siti, vai ad avvoltolarti nelle maglie dell’odio verso le donne. Eppure una madre che ti ha amato l’avrai avuta!

Certo che una madre che mi ha amato e ancora mi ama l’ho avuta…io non odio le donne…ne conosco tante criminali..ma x fortuna ne conosco tante,tante,tante che sono donne normali.
Vedi mamma coraggio che il blog violenza donne sono NOTIZIE di giornali…non opinioni.Il blog violenza donne non vuole dimostrare che le donne sono violente…vuole dimostrare che le donne non sono meno violente degli uomini……Anche io vedo ogni giorno uomini violati….forse dovremmo insieme osservare ciò che accade intorno a noi.

uomini violati…io vedo donne e bambini violati. Ma uomini violati proprio no. Io osservo, ma anche tu osserva, osserva molto bene. Perchè la verità esiste, è oggettiva. Donne violente? Donne che si difendono, è ben diverso.
Chiudiamo qui la nostra discussione, col proposito di osservare bene, molto bene ciò che ci circonda, Chiudo con l’immagine di quella povera donna nel lago, morta con un colpo che le ha fracassato la testa.

Buongiorno Sergio, spero tu abbia trascorsa una Pasqua serena.
Alle argomentazioni di cui sopra dovrei aggiungere che esistono padri che pur di non dar niente ai figli si vedono “costretti” a licenziarsi per poi lavorare a nero; che esistono padri “costretti” a vendere tutto a qualche familiare compiacente pur di non corrispondere l’assegno di mantenimento ai figli; che esistono padri che si vedono “costretti” a compiere false denunce pur di mettere in difficoltà la madre dei loro figli.
Se vogliamo essere obiettivi dobbiamo mettere in evidenza anche questo. E tutto ciò non lo chiameresti “violenza”?
Come ho sempre scritto: esistono esseri umani buoni ed altri cattivi. Non è una questione di “genere” e di “sesso” di appartenenza. La cattiveria è nel cuore dell’Uomo in quanto essere umano.
Cifre e statistiche possiamo trovarle ovunque e saranno sempre falsate dal colore o dall’ideologia politica.
Guardiamo a noi stessi. A quello che abbiamo fatto nelle nostre famiglie, nelle nostre vite…La nostra esperienza di genitori separati ci mostra quello che è e che può diventare il dramma della separazione.

E’ proprio vero:
oggi i figli dei genitori separati sono proprio trattati come “Figli di un Dio Minore”!!…..

http://figli-di-un-dio-minore.blogspot.com/2010/02/blog-post.html

..e l’80 % delle donne violentate non denuncia l’ex coniuge, per non minare la crescita psicologica dei propri figli. Sì perchè, minare e far tremare le colonne portanti che sostengono i nostri figli non è fare il loro bene…

Maurizio,un papà, aveva 40 anni.

2 giorni fà eravamo insieme a Galatina,mi faceva ascoltare le telefonate fatte al figlio…un figlio che gli hanno tolto e non riusciva a vedere da oltre 2 anni…Maurizio piangeva…Maurizio abbassava gli occhi mentre ascoltavamo la voce registrata del suo piccolo…..
Questa mattina alle 8:30 Maurizio non ha retto più…ha avuto un infarto ed è morto…..senza aver potuto abbracciare il figlio.

Mi dispiace molto per la morte di questo questo padre (grande stima per tutti i padri amorevoli che si occupano e preoccupano dei loro figli tutti i giorni, con i fatti e non con le parole). Questa giovane madre invece non è morta di INFARTO ma s’è SUICIDATA perchè il padre le ha strappato il suo bambino e non ha retto: era la cosa più preziosa che aveva!
http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/rovigo/2008/10/03/122608-madre_della_giovane_suicida.shtml

Questa invece è una notizia fresca fresca…anche questa donna non è morta di morte naturale, ma di morte violenta:
http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/nazionale/news-dettaglio/3766136

Fa specie vedere come negate la violenza sulle donne e sulle madri e come invece strumentalizzate le notizie a vostro piacimento…

copioincollo Simona:Fa specie vedere come negate la violenza sulle donne e sulle madri e come invece strumentalizzate le notizie a vostro piacimento…

Cara Simona, se tu insieme a me avessi manifastato a Roma insieme a nonna Loretta x la figlia Valentina suicida x responsabilità dei s sociali…forse strumentalizzeresti meno…su cose,fatti e comportamenti ke nemmeno conosci.

io non ho più parole, negare anche davanti all’evidenza dei fatti, basti aprire il sito ansa tutti i giorni e vedere se la violenza è donna.. bon, sinceramente ho abbandonato tutto e tutti da facebook ai blog, fiato sprecato. Statemi bene e un grosso abbraccio e in bocca al lupo a tutte/i

Ciao Stella, sei la benvenuta…dì come la pensi! Perchè dici “fiato sprecato”?

Io farei una petizione ( e soprattutto una LEGGE!!) così:
AFFIDAMENTO CONDIVISO SOLO A GENITORI CHE LO MERITANO!!

L’affidamento condiviso sarebbe una grande cosa se l’essere umano fosse diverso, ma è utoopistico quanto l’anarchia: ma è possibile nella nostra società l’anarchia? è possibile vivere senza leggi?? noo, se ne approfitterebbero tutti i male intenzionati ovviamente. Bè “l’affido condiviso a tutti” non è come l’anarchia più totale?? non è come dire “fate quello che vi pare tanto i figli non ve li toglie nessuno”??
l’anarchia è impensabile, com’è impensabile l’affidamento condiviso!

non voglio incolpare ne uomini ne donne, credo solo che se prima (a quanto dicono i sostenitori) c’erano donne che si approfittavano economicamente della loro esclusività, bè ora sono entrambi a farlo, perchè a quelle donne “insensate” si aggiungono non solo gli uomini “insensati” forti di aver acquisito potere e bramosi di usarlo, ma anche quella purtroppo grossissima parte di uomini malevoli, violenti e male intenzionati (causa inoltre della rottura della famiglia!):
quindi la situazione è QUADRUPLAMENTE PEGGIORATA!!

E ha senso tutto ciò? Ha senso punire allora TUTTI i bambini figli di separati? Ha senso dividerli perfettamente in due con riga e squadra??
Da quando c’è questa legge, a prescindere dalla causa, il risultato comunque è stato CATASTROFICO: i tribunali dei minorenni scoppiano improvvisamente di cause ed udienze, scrivanie sovraccariche di fascicoli di gente che si scanna!! Giudici completamente in crisi ed incapaci di gestire la situazione: e soprattutto GIUDICI INCAPACI DI DISTINGUERE CONFLITTUALITA’ DA SITUAZIONI DI VERO PERICOLO PER I BAMBINI.
E’ questo il modo di aiutare le famiglie in crisi??

io firmo subito!

firmo subito la petizione di Elena…
L’affidamento condiviso a tutti è una follia..non solo perchè ci sono i pazzi/e, i pedofili, i violenti, i malevoli/e…ma perchè ci sono genitori che non hanno un livello di cultura e maturità tale da gestirlo in autonomia, soprattutto in condizioni di forte conflittualità.
E l’atteggiamento dei Tribunali oggi parrebbe: ” che bello assistere allo scannarsi dei leoni nell’arena”… Tanto al limite si parano dietro le “case famiglia” per avere la coscienza a posto e sostenere che stanno “tutelando” il minore da genitori malsani.
E invece gli rovinano definitivamente la vita, trattandoli come dei “diversi” e allontandoli dagli affetti più cari.

sulla pelle dei bambini….

Ho pianto, ho visto i miei figli e me. La violenza peggiore che si possa fare ad un bambino l’indifferenza.

piango con te, personalmente credo che bisogna dire basta alla violenza, ma senza l’appoggio e l’aiuto dei propri cari spesso è difficile….per le donne un poco più anziane lo era molto di più

scrivo dopo aver letto qualche commento per dirvi che l’affido condiviso è possibile solo laddove vi sia una grande sintonia tra i genitori separati di certo impossibile in caso di separazione giudiziale.
limitandosi a quelle situazioni “ordinarie” che sono la maggioranza mi chiedo :
laddove non v’è accordo neanche sullo sport che i bambini vogliono frequentare, si utilizzano mezzucci per non corrispondere le spese mediche, e scolastiche, si rischia di far pignorare la casa dove vivono i figli …. ladoove si mina costantemente la figura materna in nome di una “patria potestà” al 50% che rende impossibile una vita “normale” generando contrasti anche solo per una serata al cinema , laddove si utilizza l’affido condiviso come mezzo per distruggere la serenità della madre e conseguentemente quella dei figli …. poichè è la madre presso cui GIUSTAMENTE , nella normalità, i figli sono collocati a rendere serena l’ atmosfera di una famiglia che , per esperienza vissuta direttamente ed indirettamente, spesso sono gli uomini ad abbandonare …. alla luce di questo non è meglio ritornare ad un sistema dove i bambini abbiano un punto di riferimento ben chiaro e che detti delle regole precise che consentano di vivere una vita NORMALE anche dopo il fallimento del matrimonio ?
fose bisognerebbe chioedersi se i bnefici di questa legge siano più o meno dei danni che essa sta causando e causerà in futuro….

monica, mi permetto di darti del tu, condivido pienamente. Molti avvocati oggi, inascoltati, stanno denunciando le gravi problematiche provocate dalla legge sull’aff. condiv., problematiche che distruggono la vita delle persone coinvolte, soprattutto dei bambini, ahimè, in un iter burocratico senza esclusione di colpi. La nuova proposta di leggesull’aff. cond. bis è ancora più aberrante in alcuni suoi punti perchè potrebbe imbrigliare ed imbavagliare quei giudici ed avvocati che cercano di applicare la legge con l’ausilio del sano buon senso, per far sì che i bimbi nondiventino pacchi postali, e cercando di rispettare anche la loro volontà.
poi, non è un discorso di genere, ma i bambini devono avere una stabilità e rimanere con la madre, nella normalità dei casi. Geazie monica… questi commenti arricchiscono e chiarificano….flo

E’ molto più facile quando la violenza si vede nel proprio corpo, ma quando essa ha mille facce fatte di frasi, insulti, atteggiamenti che ti obbligano a vivere come non vorresti, la cosa è forse ancora peggio. A chi ti rivolgi? Chi ti ascolta? Non hai le prove di quello che vivi giorno per giorno. Ci sono uomini che hanno due facce, due modi di comportarsi ed è difficile far capire a chiunque come si vive assieme. Difficile è uscirne. Ripeto, se hai i lividi tutti possono capirti altrimenti puoi sopportare benissimo in silenzioe fare la brava moglie. Ma i figli vivono e respirano anche loro la stessa aria.

quello che dici è l’amara verità…è tra le cose più terribili che possono capitare..e poi ci si domanda perchè certi ragazzi siano così violenti furi di casa…un forte abbraccio daniela

Attendo commento.

fatto……scusatemi tutti se sono lenta, ma sono in vacanza e accendo il pc solo per accettare i vostri commenti ….comunque credo non si debbano assolutamente accettre violenze psicologiche e che si debba chiedere aiuto…so che sembra impossibile, ma solo parlando ci si può salvare…se vuoi scrivimi in posta su fsb…grazie……flo

Complimenti, mammecoraggio, per l’articolo, non hai tralasciato niente di importante, è un apporto prezioso il tuo. I bambini- pacchetto io ho avuto modo di vederli anche nei figli di coppie “civilmente separate”: quando arrivava il giorno in cui potersi sbarazzare del “figlio- palla al piede” per “respirare” un po’ della propria vita, un minimo imprevisto da parte dell’ex coniuge che doveva occuparsi della prole faceva scatenare una guerriglia ad armi spianate…chissà come si sentono in questi casi i bambini? si vedranno come dei castighi per i genitori? o penseranno che i genitori sono dei mostri moderni? E si può dare maggiormente a loro la parola, almeno quando non sono troppo piccoli?

grazie..sai che da te i complimenti li prendo…ora sai dove bazzico…passa…ti aspetto…flo

Ho letto attentamente l’articolo e i commenti, sono contenta che finalmente sulla rete si cominci a parlare dei piccoli grandi problemi quotidiani che bisogna superare quando viene applicato selvaggiamente l’affido condiviso. La mia esperienza è fatta di donne (giudici, avvocati, ctu, ctp, servizi sociali), che sembrano fare a gara per dimostrarsi garantiste della figura paterna e che non tengono conto di niente neanche dei certificati medici del pronto soccorso. Ho scoperto sulla mia pelle che la violenza in Italia va contata e pesata, il numero degli episodi, l’intensità degli episodi. Se il numero è ragguardevole forse ti prendono sul serio, ma qual’è il numero giusto? Non l’ho ancora scoperto. Per la violenza domestica (fisica e psicologica) non esiste il patrocinio gratuito, bisogna pagare l’avvocato e nel frattempo diventi imputato perchè in Italia a denuncia si risponde con denuncia. Il tutto rientra nel limbo della conflittualità fra ex coniugi dove tutto si può e si giustifica. Ad un certo punto sola e senza soldi lasci archiviare il procedimento e questi forse sono i casi di cui parlava il signore tarantino, no falsi ma archiviati, anche nell’interesse dei figli.
In questi contesti non ci sarà mai terreno per l’affido condiviso, io vedo l’espressione addolorata e anche colpevole di mio figlio quando si ammala, perchè sa che nasceranno nuovo problemi, è di fatto un bambino che non ha diritto neanche ad avere un influenza.
Non si può perdere un mese ad elemosinare un’autorizzazione per togliere un dente da latte. L’autorizzazione non è mai arrivata, il dente il bambino lo ha tolto ed io mi aspetto la solita denuncia.
Il controllo annuale dal chirurgo, per un problema che ha dalla nascita non può farlo perchè il padre non mi ha dato nessuna conferma. Mi toccherà andare nuovamente dal giudice tutelare.
Poi c’è la gita scolastica, l’ora di religione, la lingua straniera.
I documenti che scadono…, ogni giorno c’è un’arma nuova.
Mi scuso se sono stata troppo lunga, ma ho avuto la sensazione che potevo farlo e ho sentito di poter condividere la mia esperienza.

Ciao. Sono un papà. Ho letto questo articolo, e lo trovo molto approfondito e interessante, oltre che equilibrato.

Nei commenti, però, sono stato colpito da quelli di Sergio da Taranto. Mi hanno allarmato alcune sue affermazioni, perchè le trovo abbastanza gravi. Riporto i passaggi di Sergio, che dice (mi vorrete perdonare qualche eventuale piccola imprecisione, se dovesse esserci):

1) “per onestà e cultura cito i dati ufficiali della Procura di Bergamo”: l’80% delle denunce di abusi e violenze delle donne sono false.”

Sergio, in un post successivo, aggiunge che:

2) “…Il PM Carmen Pugliese della Procura di Bergamo e il PM Barbara Bresci di S Remo(2 DONNE)..mica divulgano dati falsi…”

Beh, certe affermazioni perentorie mi hanno suscitato perplessità, e così sono andato a cercare conferme. Ho però notato che il sunto della notizia ha, invero, pervaso la rete, ma anche che questa notizia (mi è sembrata un po’ copincollata) è sì diffusissima sul web con titoli similari, ma su un gran numero di blog e siti che mi sembrano un po’ tutti molto simili tra loro.
Perciò ho voluto cercare direttamente la fonte.

E l’ho trovato, il primo pezzo intero. Su un forum. E’ stato, a quanto leggo, pubblicato originariamente su “l’Eco di Bergamo” del 31 gennaio 2009 (io l’ho tratto dal link: http://forum.politicainrete.net/politica-nazionale/34735-una-donna-su-tre-vittima-di-violenza-oggi-si-celebra-la-giornata-mondiale-28.html)

Ma, con sorpresa, leggendo l’articolo vedo che ci sono scritte cose parecchio diverse.
Non si parla affatto dei dati statistici riferiti, ma al massimo, come vedremo, di ben altri.
E, soprattutto, non mi pare proprio che si parli nemmeno di denunce false.

A partire dall’introduzione, infatti, l’articolo recita che:

«I maltrattamenti in famiglia stanno diventando un’arma di ritorsione per i contenziosi civili durante le separazioni», avverte Carmen Pugliese, pm del pool della Procura specializzato in reati sessuali e familiari, scorrendo i dati che vedono questo tipo di violenza aumentare in maniera significativa. Nella Bergamasca si è passati dai 278 casi del 2006 ai 306 del 2007, fino ai 382 del 2008, in pratica più di una denuncia al giorno. E se è vero che si riscontra una sempre più diffusa propensione da parte di padri e mariti ad alzare le mani, è altrettanto appurato che molte volte le versioni fornite dalle presunte vittime (quasi sempre donne) sono gonfiate ad arte. «Solo in due casi su 10 si tratta di maltrattamenti veri – analizza il pm Pugliese -. Il resto sono querele enfatizzate e usate come ricatto nei confronti dei mariti durante la separazione. “Se non mi concedi tot benefici, io ti denuncio”, è la minaccia che fanno alcune mogli. Tanto che, una volta ottenuto quello che volevano, tornano in Procura a chiedere di ritirare la denuncia. Non sanno che nel frattempo noi abbiamo speso tempo ed energie per indagare. L’impressione è che alcune mogli tendano a usare pm e polizia giudiziaria come strumento per perseguire i propri interessi economici in fase di separazione».

Leggendo bene, quindi, la PM Pugliese, correttamente, cita sì dati ufficiali, dai quali però si evince che (come si legge sopra) “…vedono questo tipo di violenza aumentare in maniera significativa…” e si riferisce a reati sessuali e familiari.
Poco dopo, inoltre, noto che afferma “…si riscontra una sempre più diffusa propensione da parte di padri e mariti ad alzare le mani…”.
Non si parla di denunce false.
A fugare ogni dubbio, del resto, basta leggere il resto dell’articolo:
“Poche, in percentuale, le inchieste che sfociano in condanna. «Molte volte – rivela il pm Pugliese – siamo noi stessi a chiedere l’archiviazione. In altri casi, invece, si arriva a un processo dove la presunta vittima ridimensiona il proprio racconto. È successo anche che qualche ex moglie sia finita indagata per calunnia».”

Quindi la questione è che i maltrattamenti ci sono, è solo che, secondo la Pm Pugliese, viene fatto un uso “enfatizzato” della denuncia finalizzato a poter definire meglio la separazione, ma non che si tratta di denunce false. (Salvo qualche caso, come dice la Pm, in cui “È successo anche che qualche ex moglie sia finita indagata per calunnia”. E quindi scoperta e punita, mi pare).
Ed è in questo stesso senso generale che la PM critica le associazioni: «Non fanno l’operazione di filtro che dovrebbero fare: incitano le assistite a denunciare, ma poi si disinteressano del percorso giudiziario, di verificare come finirà la vicenda. Mi sembra una difesa indiscriminata della tutela della donna che viene a denunciare i maltrattamenti, senza mettere in conto che questa donna potrebbe sempre cambiare versione».
Quindi non si parla di denunciare falsamente, ma invitarle a denunciare, e poi non seguirle.
E questo, francamente, non mi sembra sbagliato. Se i maltrattamenti ci sono – e la Pm lo conferma – denunciare mi sembra un consiglio giusto: se poi ci sarà riappacificazione, bene. Ma se non accadesse? Se non sporgendo denuncia le cose si aggravassero?
Ed infatti l’articolo prosegue: “Ovvio che molte volte le violenze si verificano davvero e in modo pesante: «Da noi arrivano donne col volto tumefatto e in alcuni casi contro i mariti emettiamo misure cautelari»”.
Ovvio?
Ed anche nel passaggio successivo si cita sì un caso, ma anche qui si parla sempre di enfatizzazione, e non di denuncia falsa: “Ma talvolta a patire le conseguenze di denunce enfatizzate sono uomini che cascano dalle nuvole. Come quel bergamasco denunciato dalla ex moglie dell’Est che s’era rifugiata in una comunità protetta. Lei lo aveva dipinto come una sorta di persecutore, lui si presentò in Procura a raccontare che il rapporto non era poi così compromesso: i due continuavano a vedersi ogni fine settimana e per provarlo l’ex marito esibì le ricevute del motel.
Soldi richiesti e rapporti coniugali deteriorati, soprattutto in tempi di recessione, sono l’impasto che spesso porta davanti a un giudice. Lo si può leggere nelle statistiche dei reati consumati nella Bergamasca nel 2008, alla voce del mancato versamento di alimenti fra coppie separate. Un numero passato dai 278 casi denunciati nel 2006 ai 292 del 2007 per giungere ai 315 dello scorso anno.”.

Insomma: le false denunce, nella percentuale dell’80 %, non ci sono.
Piuttosto, mi sembra che sia stata “enfatizzata” la notizia”…

Poi, a questo punto, ho rintracciato anche la fonte originaria delle affermazioni dell’altro Magistrato citato, il Giudice Barbara Bresci (http://www.ilsecoloxix.it/p/imperia/2009/11/25/AM6lud8C-stalking_incisiva_giusta.shtml)
E anche in questo caso, sulla stessa linea di quello precedente, l’articolo, senza fornire neanche in questo caso dati statistici, ricalca la linea della sua collega.
La lettura attenta fornisce chiaramente una interpretazione corretta (a meno che non si voglia lasciarsi fuorviare). Ma vediamo:
““Vuole dire che molte vittime non sono tali? «Spiace constatarlo, ma è così. Sempre più spesso si ricorre alla querela del coniuge o del convivente per risolvere a proprio favore i contenziosi civili per l’affidamento dei figli o per l’assegno di mantenimento. Non sono rari i casi che, a controversia sanata, le querele vengano rimesse, con buona pace per le risorse professionali ed economiche investite dagli inquirenti allo scopo di istruire i fascicoli e raccogliere gli elementi probatori a carico degli indagati».””

Quindi, anche qui, non denunce false, ma solo un uso tattico delle stesse. Ma i fatti ci sono.
L’articolo, poi, prosegue dicendo che:

“”Ciò non significa che la legge sia sbagliata, o meglio che siano sbagliati i valori che l’hanno ispirata. «Naturalmente no. Lo ripeto c’era e c’è un grande bisogno di norme a tutela delle donne. Significa però che occorre modificare la legge sullo stalking e integrarla, fornendo alle procure strumenti interpretativi più univoci ed efficaci. Aggiungerei anche un altro suggerimento. Quello di introdurre la procedibilità d’ufficio. In questo modo si creerebbero le condizioni per favorire una pre-selezione delle denunce. Insomma, una sorta di deterrente nei confronti di chi intende strumentalizzare lo stalking. Inoltre si eviterebbe che sua durante la fase istruttoria che addirittura al dibattimento, le vittime, su pressione dell’imputato, rimettano la querela». Capita spesso? «Purtroppo sì. Anche in casi molto gravi, che in precedenza avevano portato all’emissione di una misura cautelare. Per ovvi motivi di riservatezza non posso entrare nel merito dei singoli episodi, ma ancora di recente mi è stato comunicato dal difensore e dalla parte civile che una coppia ha espresso la volontà di tornare insieme dopo che, durante l’indagine, avevamo accertato episodi gravissimi a carico dell’uomo».In questi casi si può procedere per calunnia? «Solo quando le accuse della vittima si dimostrato totalmente infondate. Ma quando lo stalking è reale, supportato da inequivocabili riscontri probatori, non si può fare altro che prendere atto della volontà manifestata dai due soggetti e archiviare il procedimento».””

Insomma, tutta un’altra storia.

In rete, poi, ho trovato anche un’altro articolo, che viene indicato, talvolta, come testimonianza di presenza massiccia di false accuse.
Viene attribuito alla D.ssa Jacqueline Monica Magi, indicata come Sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Pistoia. E’ peraltro visibile su un sito che lo pone, insieme ai due precedenti, come prova del regime diffuso di presunte false accuse (http://violenza-donne.blogspot.com/2009/11/tre-pm-donne-svelano-le-false-accuse.html)

Ebbene, anche qui, a ben leggere, le cose sono diverse. Nessuna statistica, come sopra. Si parla di opinione.
La Magi, peraltro, in questo articolo fa sì riferimento a casi di denunce definite false, ma, intanto, basandosi sulla sua personale esperienza. E, soprattutto, contestualizzate in un quadro probatorio difficoltoso.
Ma vediamo l’articolo:
““Potrebbe sembrare incredibile che si possa accusare qualcuno che si sa innocente di un delitto turpe quale quello di violenza sessuale, in particolare quando è perpetrata su un bambino, eppure succede e neanche troppo raramente, secondo la mia opinione.
Inutile dire che per l’esperienza fatta le false denunce provengono quasi nella totalità da donne, spesso madri che in tal modo tentano di allontanare gli ex mariti dai figli o peggio credono di vendicarsi di non si sa quali torti subiti durante il matrimonio, senza non solo e non tanto capire che una falsa denuncia è un reato ma soprattutto che in tal modo rovinano in primo luogo la vita dei propri figli, negandogli il padre e distruggendo la possibilità di fare giustizia per i casi di vere violenze.
Il reato di violenza sessuale infatti non è sempre di facile prova, non essendo sempre disponibili prove oggettive sia perché non sempre una violenza sessuale lascia tracce, sia perché non sempre la denuncia avviene in tempo utile per raccogliere questo tipo di prove (prove oggettive si intendono tracce di sperma, di peli pubici e tracce organiche in genere).
Quando la violenza è avvenuta senza penetrazione o senza eiaculazione o tempo prima della denuncia spesso si dispone della parola della vittima contro quella del denunciato, specie nei casi in cui il soggetto è un bambino.
Fortunatamente la moderna scienza psicologica ci fornisce elementi di valutazione tali da capire quando una vittima dice la verità, quando è credibile, quando la completezza della sua condotta dimostra l’essere avvenuto un trauma, a sostegno delle affermazioni delle vittime o delle proclamazioni di innocenza degli indagati-imputati.
Inutile dire che la presenza di false denunce aumenta la possibilità per gli indagati-imputati di dichiararsi vittime di un complotto, minando un assetto probatorio, come ora spiegato, di per sé fragile.
Fortunatamente nella mia esperienza i casi di false denunce sono anche quelli che hanno un alto tasso di richieste di archiviazione da parte della Procura, anzi devo dire che ho sempre visto scoperti questi casi di false denunce, ma ciò non diminuisce la responsabilità di chi le compie, anche considerato che i tempi comunque lunghi delle indagini non sono semplici da passare per gli indagati innocenti.””
Balza agli occhi che, addirittura, la Magi sottolinea, soprattutto, che queste “false” denunce vengono anche sfruttate dagli indagati-imputati per via dell’assetto probatorio fragile: “…Inutile dire che la presenza di false denunce aumenta la possibilità per gli indagati-imputati di dichiararsi vittime di un complotto, minando un assetto probatorio, come ora spiegato, di per sé fragile…”.
Ma, soprattutto (e questo è, oltre che tranquillizzante, anche decisivo), la Magi afferma che: “…Fortunatamente nella mia esperienza i casi di false denunce sono anche quelli che hanno un alto tasso di richieste di archiviazione da parte della Procura, anzi devo dire che ho sempre visto scoperti questi casi di false denunce, ma ciò non diminuisce la responsabilità di chi le compie, anche considerato che i tempi comunque lunghi delle indagini non sono semplici da passare per gli indagati innocenti.”…”
Insomma, casi ce ne saranno pure (e nessuno afferma il contrario) ma intanto non sono l’80%, e poi, a quanto si legge, vengono tutti puniti.

Questo, affermano gli articoli, e non altro. Punto.

E allora, io mi sono tranquillizzato, e lo stesso potrà fare, finalmente, Sergio da Taranto.

Per quanto riguarda il resto, sinceramente, e come padre, non condivido affatto l’idea di una bigenitorialità “a tutti i costi”. Credo che, essendoci in ballo dei bambini, la cosa vada valutata caso per caso, e se ci sono dubbi, vadano approfonditi. Il genitore a cui debbono essere affidati deve essere quello che se lo merita. E’ immaginabile anche che, se uno dei due non li ama, accamparli a tutti i costi possa essere un sistema per infastidire giudiziariamente l’altro coniuge,.
E non mi convince neanche quell’altra faccenda, la PAS.
Ho letto un po’ di cose, in giro, e mi è bastato.
Ne linko una, tra quelle che ho trovato: http://ceciliaalagna.wordpress.com/2010/06/07/sindrome-da-alienazione-genitoriale-rigettata-dalla-comunita-scientifica-prima-parte/
Non capisco perchè se intere comunità scientifiche lo hanno bandito, a quanto leggo in giro, noi dobbiamo sperimentarlo qui.
Se ho detto qualcosa che non va, ditemelo: non penso di essere depositario della verità, e posso sbagliare.
Un saluto a tutti e complimenti all’autrice di questi articoli.
Gino da Poggibonsi

ma grazie di cuore per questa indagine così dettagliata, che pone in luce la cattiva informazione, così ben pubblicizzata…il tuo è un lavorone…me ne avvarrò…grazie di nuovo…flo

Prego. Di nulla.

A proposito, visto che c’ero, ho approfondito le dichiarazioni dell’ultimo link sulle notizie reperite (http://violenza-donne.blogspot.com/2009/11/tre-pm-donne-svelano-le-false-accuse.html).

In quel blog vengono riportate (subito dopo i tre articoli) una serie di dichiarazioni che dovrebbero corroborare, stando al titolo (“Dodici professioniste svelano le false accuse femminili”), il teorema delle “false accuse””.

Ma, intanto, di questi passaggi, mi pare di aver letto (se non sbaglio) che solo di uno è allegato un link che ne consente la lettura integrale. Verificate anche voi. (http://articoli.reteimprese.it/Violenze-psicologiche-nelle-separazioni-coniugali-conflittuali_6929).
Andando a verificare questo unico link disponibile, ho riscontrato che (a mio parere) il contesto dell’articolo non rispecchia completamente il tenore che emerge leggendo il solo passaggio estrapolato, e in più è stato omessa la frase che seguiva: “…e in qualche raro caso la ex moglie…”.

Sempre nell’articolo intero da cui è stata estrapolata la citazione, peraltro, è leggibile (solo per fare un esempio) un passaggio (che è proprio immediatamente antecedente il pezzo estrapolato…) che recita:
“…Recentemente si sta assistendo a un incremento delle accuse di abusi sessuali compiuti dal padre o dal nuovo partner della madre, oppure all’accusa di far assistere il bambino ai rapporti sessuali tra un genitore e il suo o i suoi partner….”.

-”…o dal nuovo partner della madre…”

Confrontiamo.

Questo il pezzo estrapolato, e pubblicato in rete, a sostegno della tesi delle false accuse:
“”Queste accuse(violenze, percosse, abusi sessuali, NDA) a volte hanno un fondamento di verità, a volte però sono la proiezione e l’attribuzione all’altro coniuge di proprie fantasie o paure, percepite come reali, altre volte sono invece una accusa consapevolmente espressa, anche se non vera, utilizzata per colpire, aggredire e danneggiare l’ex marito””

Questo, invece, un pezzo più ampio dello stesso articolo, che ricomprende quello appena citato:
“”Recentemente si sta assistendo a un incremento delle accuse di abusi sessuali compiuti dal padre o dal nuovo partner della madre, oppure all’accusa di far assistere il bambino ai rapporti sessuali tra un genitore e il suo o i suoi partner. Queste accuse a volte hanno un fondamento di verità, a volte però sono la proiezione e l’attribuzione all’altro coniuge di proprie fantasie o paure, percepite come reali, altre volte sono invece una accusa consapevolmente espressa, anche se non vera, utilizzata per colpire, aggredire e danneggiare l’ex marito e in qualche raro caso la ex moglie.””

Il senso mi sembra diverso.

Insomma, estrapolando e montando una serie di frasi, decontestualizzandole, sembra proprio sia possibile “indirizzare”, in qualche modo, il concetto voluto.

Noto anche, in relazione agli articoli citati in precedenza che, ad esempio, in quello che riguarda la Bresci (http://www.ilsecoloxix.it/p/imperia/2009/11/25/AM6lud8C-stalking_incisiva_giusta.shtml), basterebbe spostare l’attenzione sulla seguente frase (non riportata nell’estratto, anche se visibile nell’articolo intero pubblicato):
“…Inoltre si eviterebbe che sua durante la fase istruttoria che addirittura al dibattimento, le vittime, su pressione dell’imputato, rimettano la querela». …”.
Questo modificherebbe il concetto che si trasmette, a mio avviso, essendo rilevante il passaggio:
”…su pressione dell’imputato…”.

Quindi – osservo – il fenomeno delle denunce che poi non vanno in porto – sempre a leggere l’articolo – è dovuto anche a questo fenomeno.

Insomma: per riepilogare, si potrebbero riprendere gli stessi tre articoli, estrapolarne solo alcuni passaggi, e creare un ipotetico pezzo, con tanto di titolo “indirizzante”.

Provo a spiegarmi con un mero esperimento narrativo:

“””IN AUMENTO VERTIGINOSO LE VIOLENZE SULLE MADRI. IL TRISTE FENOMENO DELLE FALSE ACCUSE VERSO I NUOVI PARTNER DELLA MOGLIE.
E’ ormai allarme sociale: crescono in maniera esponenziale i casi di violenza nel Bergamasco. Agghiaccianti le dichiarazioni della Pm Pugliese (pm del pool della Procura specializzato in reati sessuali e familiari), che cita i dati ufficiali, dai quali si apprende che si è passati “dai 278 casi del 2006 ai 306 del 2007, fino ai 382 del 2008, in pratica più di una denuncia al giorno”. Il noto Giudice della Procura di Bergamo, ammette candidamente questi numeri agghiaccianti. A questa gravissima situazione fanno eco le dichiarazioni del Giudice Barbara Bresci, che auspica addirittura una modifica della normativa sullo stalking, per scongiurare un’altra triste situazione, ed ovvero che “…durante la fase istruttoria che addirittura al dibattimento, le vittime, su pressione dell’imputato, rimettano la querela». la D.ssa Marina Monti, inoltre, conferma un altro dato allarmante: l’ incremento delle accuse di abusi sessuali compiuti “dal nuovo partner della madre (accuse fatte quindi dagli ex mariti, NDA), oppure all’accusa di far assistere il bambino ai rapporti sessuali tra un genitore e il suo o i suoi partner. Queste accuse a volte hanno un fondamento di verità, a volte però sono la proiezione e l’attribuzione all’altro coniuge di proprie fantasie o paure, percepite come reali, altre volte sono invece una accusa consapevolmente espressa, anche se non vera.….”””

Credo che in questo esercizio sperimentale, senza modificare i termini, né stravolgendo il senso delle dichiarazioni, ma semplicemente estrapolando una sola parte, si ottenga, di fatto, un risultato dal senso diametralmente opposto.

Anzi, sarebbe interessante provare a mettere in rete un articolo del genere, proprio utilizzando gli stessi dati. Giusto per dimostrare le lacune di questo tipo di informazione.

In ogni caso, a parte il caso della D.ssa Monti, come ho notato, nel sito (o blog) citato non sono indicati i link delle altre dichiarazioni riportate, per cui diventa molto difficile, se non arduo o forse impossibile fare una verifica immediata. E poi: ma chi lo farà mai, tutto questo lavoro di ricerca? Dubito che ogni lettore se ne prenda la briga. E la cosa più rilevante, a mio parere, è che poi certe conclusioni possano essere prese a base per ragionamenti ulteriori, o per altri costrutti. Delle radici, poi, si perdono le tracce, e il concetto si stratifica su basi a mio avviso non del tutto complete.
Come, mi sembra, sia accaduto nel caso di Sergio da Taranto: leggendo qui e lì, è naturale abbia pensato che i dati che ha citato (“…per onestà e cultura..”, giustamente) potessero essere veritieri. Non so, ovviamente, se ora ne sia ancora convinto, o salvo abbia altre fonti che non ha enunciato, che dimostrino il fondamento dei dati che ha citato, e che io non conosco.
E’ possibile, tuttavia, immaginare che la diffusione stratificata e dilagante di notizie di questo tipo, un domani, potrebbe essere in qualche modo di aiuto a chi intendesse fare pressioni (ipoteticamente) per il ritiro di una querela, e quindi incrementare il fenomeno criticato negli articoli citati. O no?
Non so cosa pensare….
Gino da Poggibonsi

Io ti posso rispondere che articoli o non articoli, a me è successo: il mio ex, pur di obbligarmi ad accettare un contributo economico penoso, ha minacciato di denunciare il mio partner per molestie sessuali a mia figlia di 4 anni.
E sono stata anche minacciata per iscritto dall’avvocato di questo soggetto che se oso andare a vivere con il mio nuovo compagno chiederà l’affidamento esclusivo della bimba.
Come lo vorresti chiamare questo se non STALKING?
Considera pure che il mio nuovo compagno è persona irreprensibile sotto ogni aspetto, adora i bimbi e ne ha due suoi che ha seguito moltissimo.
Vedi tu….

forse l’amore di questa madre per i suoi genitori è immenso. L’amore per suo figlio fatico a vederlo.

Vorrei proporre uno spunto di riflessione. Secondo me, si sta identificando troppo l’affido condiviso con il diritto del minore alla bigenitorialità.
Il diritto alla bigenitorialità è un diritto del minore, ovviamente, credo, a patto che questo corrisponda al suo benessere fisico e psicologico.
Ma l’affido condiviso non può esaurirsi in questo, perchè altrimenti, si, che porta solo alla spartizione al 50% del figlio.
Lo spirito dell’affido condiviso è quello, appunto, della CONDIVISIONE di un ruolo genitoriale, che presuppone la maturità di entrambi i genitori di saper distinguere tra rapporto con gli ex e rapporto genitoriale. Che presuppone intelligenza e tolleranza e capacità di pensare “insieme” all’altro genitore a quanto è meglio per il proprio bambino, mettendo da parte i rancori personali e le gelosie.
Credo che questo aspetto della faccenda non sia stato ben focalizzato dagli operatori del settore, che pensano solo a garantire al padre i diritti di visita, senza verificare se i genitori si sforzino realmente di collaborare, evitando “dispettucci” sulla pelle del figlio e imparando ad affrontare anche le problematiche che si verificano, senza sfruttarle a danno dell’altro genitore.
L’affidamento condiviso dovrebbe essere un riconoscimento a tale capacità di mettersi realmente in gioco.

Ciao a tutti. Sono una mamma.
Una mamma che sta vivendo una separazione non voluta, con un bambino di soli due anni e mezza.
Vorrei ricordare a tutti i padri, perchè sfugge anche al padre di mio figlio…
Io sono detta “mamma” tu sei detto “babbo” … un motivo ci sarà.
Forse hanno la stessa importanza ma non la medesima equivalenza questi nomi… altrimenti non si chiamerebbero in maniera diversa.
Non sono nemmeno sinonimi.
Mi dispiace… è una verità che vedo non assimilata in molti: Non siete madri … siete padri. Forse il non sapere, o il non saper riconoscere e discernere cosa significhi vi comporta questa confusione e vi porta a pensare di essere “come la madre”.
No. Dovete saper riconoscere la vostra funzione paterna… che non è quella materna.
E saper accettare che il bambino ha bisogno di entrambe proprio perchè sono diverse, e ne può discendere che ne possa aver bisogno magari in tempi e modi diversi durante tutto il pecorso della propria vita. Non solo oggi che vi state separando o già lo siete.

Trovo poco corretto che si invochi l’affido esclusivo alla madre sulla base del fatto che esistono dei padri violenti. Ci sono anche un sacco di madri nevrotiche, aggressive e deleterie e anche parecchie madri che fanno la cresta sull’assegno per i figli usando la differenza per il loro bilancio. E ci sono padri che non ci tengono a vedere i figli e che non versano l’assegno che dovrebbero. La legge va basata sull’ipotesi che i genitori si comporteranno decentemente con i figli e l’uno con l’altro, e per chi non lo fa c’è il giudice.
Per quanto riguarda il figlio che vive alternativamente con i genitori è chiaro che non è la soluzione piu’ semplice. Ma anche lì suggerire al padre evidentemente affettuoso e legato alla figlia di risolvere rinunciando a vedere la figlia se non per un finesettimana lascia perplessi. Quello è un zio, non è un padre.
Per quanto riguarda gli sbattimenti, io penso che una soluzione possibile potrebbe essere quella che stiamo adottando io e la mia ex. Io sono andato ad abitare molto vicino alla vecchia casa. I bambini stanno da me a finesettimana venerdì (o giovedì) a lunedì mattina. In piu’ il lunedì e il mercoledì io li prendo a scuola e li riporto a casa ‘cenati’. Le vacanze sono a metà. In questo modo i bambini dormono sempre nella stessa casa, eccetto per questi 2 finesettimana. Anche la ripartizione delle spese che è sempre una cosa controversa è stata semplificata, perchè le giornate sono praticamente le stesse, per cui il numero di pasti risultano bilanciati, i vestiti li compriamo entrambi (o ce li facciamo regalare) per cui alla fine rimangono da correggere 100 euro di benzina e poco piu’. Il vantaggio è anche che man mano che i figli crescono e le spese aumentano rimangono ripartite in modo equo, mentre con un assegno e affido esclusivo alla fine risulta sempre che uno dei due nel corso degli anni paga di piu’.

siete stati bravi. Purtroppo questo non può accadere se non si è intelligenti. Però non confonda la sua situazione con quella che vivono e subiscono mamme e bambini violati. Mi creda esistono.

Complimenti veramente, siete 2 persone di buon senso!
E sare ifelice fosse così anche per me…. Il mio ex è andato a vivere in roulotte, vede i bambini 3 ore il mercoledì pomeriggio ed, a fine settimana alterni li prende il sabato dopo la scuola e li riposta per dormire, quella domenica mattina li prende alle 9 e li riporta alle 20, per andare dove? a casa dei suoi genitori? Acquisti per loro? già passa il mantenimentoa me, qundi non è tenuto a fane (cit.)
nemmeno si è degnato di pagare parte della babysitter nel periodo delle scuole chiuse perchè “io i miei 15 giorni che ha detto il giudice li ho fatti, per il resto soo affidati a te” (cit.). poi “mamma e nonna sono della mangiasoldi” … E’ molto difficile restare calme di fronte a persone che si lasciano governare dal rancore…. Ma tutto questo è una semplice narrazione di fatti. Ciao!

Aggiungo che io lavoro e quello che i passa è ad esclusivo mantenimento dei figli. Aggiungo altresì, che quando sono dai nonni paterni i bambini sono prevalentemente seguiti dai medesimi, aggiungo inoltre che cerco di creare meno diatribe possibili, proprio per il benessere psicofisico dei bambini, che sono 3; che dalla mia bocca non è mai uscita una parola negativa nei confronti del padre e nemmeno dei nonni i quali non mi rivolgono la parola da 3 anni, cioè da quando è iniziata la separazione. Capisco tutto, ma in cuor mio spro di trovare prima o poi un pò di pace, perchè hoh ho ancora smesso di essere trattata da zerbino…

“La legge va basata sull’ipotesi che i genitori si comporteranno decentemente con i figli e l’uno con l’altro, e per chi non lo fa c’è il giudice.”
Ed anche qui debbo dissentire mio malgrado. Prova ad immaginare che succederebbe se una madre denunciasse il padre dei suoi figli, minori ovviamente, per stalking? Peggiorerebbe il comportamento di lui, diventerebbe ancora più cattivo. Ed il giudice non potrebbe farci nulla perchè nessun impedimento fisico vieterebbe a quest’ultimo di continuare a molestare E’ fatto di cronaca risaputo che tanti uomini, scontata la pena per il reato commesso abbiano soccessivamente “terminato l’opera” con reati ben più gravi e cruenti. Non lo dico io, lo dice la cronaca… In più un genitore non può essere obbligato a fare il genitore, può trasferirsi lontano, può saltare le visite, può non versare gli alimenti e nel momento che ha scontato la sua pena che succede? Nulla, proprio il nulla, una persona così non ha raziocinio e nemmeno interessi diversi che non se stesso. E questo è il vero problema, poi possiamo trovare mille giustificazioni o scuse razionali e/o psicologiche, ma resta il fatto che non adempie al proprio dovere. E dov’è il rispetto della biogenitorialità da parte del genitore mancante??? E non ditemi per favore che un genitore che tenta di togliere la vita al proprio ex coniuge debba essere presente nella vita dei propri figli. Sono fatti di cronaca che ho vissuto direttamente e sono convinta che quella persona, per la sana crescita dei propri figli debba proprio scomparire. Attenzione: non ho mai fatto riferimento al sesso del genitore…. Grazie

sono una mamma separata, econ un bambino di 4 anni a qui e’ il tribunale dei minori a dato l’affidamento condiviso. mio figlio da oggi deve stare un giorno dal padre e un giorno da me (compreso il fine settimana altrno). mi domando come sia possibile tutto questo per un bambino che fino ad ieri e’ vissuto nella sua casa con la sua tranquillita’ e le sue cose, cambiare di botto tutto. non credo che dividere la vita dei nostri figli risolva il problema. chiedo aiuto a tutte le mamme facciamoci sentire ,non tiriamo su’ un muro di omerta’ uniamo le nostre forse,per cercare di cambiare le cose. insieme possiamo fare qualcose per noi e per i nostri figli.loro devono avere un’infanzia serena e un adolescienza tranquilla.non devono diventare beni mobili. se la pensi come me scrivimi.

poveri bimbi, costretti ad una vita stressante…ormai è questo l’indicazione generale…io non condivido…qui si fa il bene, diciasmo, dei genitori, non quello dei figli.

Cara girasole sono coscente e vivo il tuo stesso percorso, ho inparato però in questi anni che non solo siamo sole, ma non possiamo nenche dimostrarci troppo tenaci e combattive, il passaggio per i nostri figli è dall’affido condiviso all’affido al Comune.
E’ un momento storico che sembra veramente di lottare contro i mulini al vento.

Scusami, ma che Giudice ha emesso una sentenza simile?
Sono sconcertata…

Buongiorno, solo il mio pensiero dalla mia esperienza e dopo aver letto sia l’articolo che alcune risposte (non tutte, non ho purtroppo ore di tempo per farlo, attualmente son 106…): manca “troppo” la puntualizzazione consapevole ed onesta “questo ovviamente è il mio parere”, e ciò fa scivolare di colpo troppo spesso giudizi e colpe dal bianco al nero e viceversa, sconcertando ed alla fine quasi istintivamente provoca molto scetticismo sull’effettivo equilibro sui temi trattati dall’articolo di chi lo scrive. Questo ovviamente a mio parere.

ciao…..mi chiamo francesca e ho 33 anni,mi sono separata perche ho scoperto che il mio ex avevadelle attenzioni particolari verso mia figlia,che all epoca aveva 3 anni.ho denunciato il fatto e dopo anni di indagini fatte con i piedi mi sono sentita dira che siccome non era accaduto il fatto nessuna violenza fisica lui non è condannabile.
lui per 5 anni ha ignorato completamente la figlia (per fotprtuna dato che non è normale che un padre sis strusci il pene addosso alla figlia)e ora i giudici mi stanno obbligando a farlo incontrare da sola con lui….
Sono stanca,non ce la faccio piu e ho paura per mia figlia…

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