Mamme Coraggio

I FIGLI DEI SEPARATI NON SONO OGGETTI

Posted on: 15 giugno 2010



La separazione dei genitori causa tanti mali ai figli, particolarmente ai minori.

Infatti i figli fisicamente e psichicamente sono fatti e costituiti dalla realtà psico-fisica dei due genitori, che sono ancora la loro vita che li fa crescere, almeno lungo tutto il tempo della inferiore età.

La separazione è perdita di almeno una componente di questo principio di vita al quale i minori sono necessariamente e naturalmente legati e dipendenti, e pertanto crea uno stato di mortificazione in tutti i figli.
Il loro stare con l’uno o l’altro genitore è sempre una compensazione che tende a coprire questo vuoto mortificante.

Altro male della separazione e del divorzio: è l’orfananza e l’abbandono, nonostante siano affidati all’uno o all’altro dei due; è brutto sentirsi orfani, ma è peggio sentirsi orfani di genitori che esistono ancora, perché l’esistenza ne fa percepire ogni giorno la perdita.

Comunque sono tanti e prevedibili i problemi psico-fisici che gli orfani debbono affrontare e risolvere, quando è anticipatamente venuta meno una di queste due componenti energetiche vitali. Particolarmente gli orfani diventano facilmente persone insicure, perché la sicurezza del bambino si fonda sull’unione tra papà e mamma; nonostante sia meglio, anche per i figli, che i due genitori si separino, piuttosto che vivere in discordia o continue conflittualità distruttive dell’amore.

Soprattutto è importantissimo considerare ed apprezzare che la separazione dei genitori provoca e sviluppa un più forte legame, stringimento e solidarietà tra i fratelli, in occasione della perdita di una persona molto importante nella loro vita, sentita come una disgrazia mortale, della quale i fratellini si sentono superstiti.

Qualora un qualsiasi giudice, o qualsiasi altra persona, imponesse ai fratelli di andare avanti nella vita, ma separandosi tra loro: aggiungerebbe e imporrebbe disgrazia a disgrazia, lutto a lutto!

Putroppo a questa iniquità è arrivato un giudice, riconosciuta ed annullata dal Giudice della Corte d’Appello di Salerno, anche in nome della “mitologia” dell’Antica Grecia.

La separazione tra i minori, figli di genitori separati: è mortificazione umana dei medesimi, in quanto considerati schiavi-oggetto – sia pur di valore – motivata dal dovere di distribuire equamente i beni e i mali tra le parti che ne hanno diritto.

Come inoltre è mortificante purtroppo anche l’orfanatrofio, o qualsiasi Istituto, nei quali vengono collocati i minori, i poveri, o i deboli psicofisici: imprigionati a causa di mancanza o perdite di fattori importanti della loro vita, non attribuibili alla loro responsabilità.

Perché le istituzioni non fanno crescere, come solo i genitori possono fare crescere con le loro persone e con i loro mezzi: bensì condizionano corpi e cervelli, sia pure attraverso l’ambiente e la cultura.

Dott. G. Basso, psicologo, psicoterapeuta

16 Risposte to "I FIGLI DEI SEPARATI NON SONO OGGETTI"

quanto ha ragione almeno nell’ultima parte.

Trovo anche agghiacciante una certa mentalità che vorrebbe che tutti i bambini crescessero secondo dei rigidi modelli standard, soldatini fatti con lo stampino, secondo teorie che vengono considerate a priori le uniche “giuste” per far crescere bene i bambini…
Centri di mediazioni, assistenti sociali, istituti, tutti permeati ed imbevuti delle stesse convinzioni, inculcate da qualcuno che ci vorrebbe tutti uguali.
Invece, i genitori possono e dovrebbero sempre poter scegliere quale educazione offrire ai loro figli (salvo ovviamente situazioni limite), senza essere giudicati cattivi genitori solo perchè non rientrano negli standard.
Io per esempio sono stata additata da tutti per avere scelto di allattare mia figlia a lungo (oltre i due anni), ma io ho letto, mi sono informata, ho scelto. E ho tenuto duro. E ciò che sostengono le associazioni che sostengono l’allattamento al seno è vero, l’ho sperimentato, mia figlia non ha affatto avuto problemi di dipendenza da me, anzi, è più sicura del mio affetto e di sè stessa e molto indipendente. E’ solo un esempio…potrei farne molti altri.
E’ giusto che i genitori separati debbano essere trattati come persone incapaci di scegliere ciò che è meglio per i propri figli?
E’ giusto cercare di imporre un unico modo di pensare a tutti?

no, non è giusto, anche perchè non è un modello buono…

eppure io sono stata giudicata da operatrici sociali sulla base di scelte educative di minima entità, solo perchè non rientravano nei “canoni” da loro previsti…ad esempio perchè ho acconsentito alla richiesta di mia figlia di tre anni di non andare un giorno all’asilo (non doveva vedere suo padre quel giorno), ma comunque il padre ha messo in discussione la mia scelta, avrei dovuto essere più ferma…!!! Anche l’asilo è un dovere?

è tutto un dovere per le mamme…

invece per i padri è tutto una facoltà….possono provvedere o meno economicamente ai loro figli, possono decidere se e quando hanno voglia di vederli (altrimenti è sufficiente che dicano di avere”impegni”), qualsiasi cavolata facciano, nella gestione dei figli, anche se mette in pericolo la vita degli stessi, è considerata con un sorriso che sottintende che poverini non hanno esperienza ma impareranno e poi sono sempre uomini,no?
E se passano la vita a parlare male delle madri con tutti, non vengono accusati di ostruzionismo nè di PAS…

ma…Lisa Maria??? Sei fuori di Testas? Lo sai che non passare l’assegno di mantenimento ad un\a figlio\a è un reato PENALE?
se invece una madre costruisce una situazione che non permette al padre di vedere i figli si becca, se va bene, una ramanzina!!!!

ti posso assicurare che OGGI i papà a differenza delle mamme (data la campagna denigratoria che ne avete fatto), sono ben visti dalla legge italiana e non subiscono nulla. te lo dico per esperienza.

SI è un dovere l’asilo specie quando entri nelle maglie di questo sistema. La mia doveva fare la risonanza magnitica per cui d’accordo col pediatra avevamo fatto saltare il primo anno di asilo.. per nn forzare eventuali danni cerebrali finchè nn fossi sicuri al100% che nn ve ne fossero. Beh per il tribunale nn sono una buona mamma per questo (ovviamente col carico dei miei ex suoceri e il burattino del figlio) scusate ma mi sta uscendo la rabbia per queste persone dopo 5 anni e dopo ieri che avevo la mia piccina tra le braccia

ma saresti anormale se non provassi dolore e rancore verso chi ti ha strappato tua figlia ingiustamente….qui puoi buttare tutto fuori…ma sei forte,,pensa a come ti ha accolto tua figlia ieri…

quando entri in questo giro di assurdità, tutte le reazioni che per tutti sono considerate normali, all’improvviso non lo sono più…e se non sei abbastanza forte, alla fine perdi anche tu i punti di riferimento…non sai più che cosa è normale e cosa no.

Poi, riguardo all’asilo, in mediazione ci hanno detto che l’asilo non è scuola dell’obbligo e che dunque, per favorire il rapporto padre- figlio qualche volta si può tranquillamente non mandarli all’asilo per farli stare una giornata con il padre.
Come sempre due pesi e due misure…
E’ vergognoso.

assurdo, il bambino deve soggiacere agli orari del padre

Il padre di mio figlio tra le tante cattiverie che ha scritto ha avuto il coraggio di lamentarsi col Tribunale del fatto che io non sono una brava madre perchè da lui definita
“possessiva e morbosa al punto di non mandare il piccolo al nido NONOSTANTE egli abbia l’età di 18 mesi”!!
Pensavo che gli avrebbero riso in faccia: invece no, il Servizio Sociale di Roma mi ha detto che io stavo così TRASGREDENDO LA LEGGE, in quanto, a loro dire, il NIDO E’ SCUOLA DELL’OBBLIGO!!

Non è finita quì: quando il bimbo compì 2 anni feci allora domanda per il Nido Comunale (per assecondare così le esigenze del padre e del Servizio Sociale): mio figlio NON rientrò nelle graduatorie a causa del reddito del padre.
Allora scrissi al padre, visto che per lui era così importante, di pagare la metà della spesa per il Nido Privato ed informai l’assistente sociale. La risposta fu questa:
il padre scrisse improvvisamente che il nido in fondo non era necessario e che se io avevo l’esigenza di sbarazzarmi del bambino potevo lasciarlo ad i suoi genitori!!.
Ancora più assurdo: nonosatante i Servizi Sociali conoscevano la sequenza degli eventi e fossero in possesso delle email che comprovavano la perfidia e la malafede di quest’uomo GLI DIETERO RAGIONE!!

E anche lui è così un POVERINO. Che schifo.

Condivido in pieno tutta la tua rabbia Mia Simo.

E si cara Elena, il Dott. Basso dice delle cose sensate. Chissà se conosce anche la realtà dei servizi sociali SERVILI ai padri separati (il tuo caso lo dimostra in pieno)…
Forse questi professionisti della distruzione delle famiglie hanno paura di quanto siano diventati influenti certi padri a livello politico o forse temono di finire citati sui giornali o in qualche trasmissione TV, chissà…

mi sto’ x separare, ho due figli di 20 e di 7 anni.da un’uomo che non ha mai saputo fare il padre, e figuriamoci il marito..non mi vuole cedere la casa…e io con un bambino piccolo dovrei sapermela cavare da sola, il grande vuole rimanere con il padre, xkè gli ha sempre dato tutto senza mai dire no…..dopo molti anni di matrimonio …posso ora dire di conoscere mio marito “donne aprite gli occhi”

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